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Fratelli Unici

 

I PAPU in “Fratelli Unici”

Autori e Interpreti Andrea Appi e Ramiro Besa
Regia drammaturgia e scenografia Mirko Artuso
Aiuto regia Roberto Vertieri
Musiche La canzone “Ottobre è di domenica” è della Piccola Bottega Baltazar
Durata Atto unico di 80 Minuti
Produzione a.ArtistiAssociati Soc.Coop.

 

Due fratelli si ritrovano davanti alla tomba del padre pochi giorni dopo la sua scomparsa. I loro caratteri così diversi, ancor prima dell’imprevedibilità delle vicende umane, li hanno divisi e tenuti lontani per molti anni. Ora però le contingenze li costringono ad un confronto davanti al quale appaiono impreparati, se non addirittura impotenti. Il pragmatico Andrea non riesce a trovare punti di contatto con l’etereo Ramiro e le invidie, i rancori e le incomprensioni di tutta una vita sembrano prendere il sopravvento. Sullo sfondo, sia quello scenografico che narrativo, la figura del padre, che nel corso della storia diventa via via sempre più definita fino a diventare il possibile trait d’union emotivo tra i due fratelli.

Fratelli Unici è un viaggio sentimentale alla ricerca del senso delle cose utilizzando gli strumenti più umani che abbiamo a disposizione: la memoria, gli affetti, l’ironia e la speranza. Il tutto al cospetto dell’unica uscita di scena con la quale prima o poi tutti ci dovremo confrontare. Una storia che acquista un originale valore aggiunto grazie alla scelta della chiave comica, sia nella scrittura che nell’interpretazione, per esprimere la complessità dell’esistenza e dei rapporti tra le persone. Ed è così che l’intera vicenda, comune ma mai banale, prende luce e si amplifica, raccontandoci un’umanità a volte goffa e divertente, a volte seria ma mai triste. Fino a diventare un surreale inno alla vita.

E, su tutto, una piccola grande domanda. Una di quelle che ci si porta dentro per tutta la vita: come si rende il peperone facilmente digeribile? Domanda alla quale forse solo la morte potrà dare risposta.