iPapu.it

Pordenone / 4-5-6-7 Luglio 2020

Quando:
07/04/2020@21:00
2020-07-04T21:00:00+02:00
2020-07-04T21:15:00+02:00
Dove:
- "OETZI, ÖTZI, UTZI o qualcosa di Similaun"
Contatto:
i PAPU
371 3645055

I PAPU  in
OETZI, ÖTZI, UTZI o qualcosa di Similaun

PORDENONE
Parco Museo Archeologico – Castello di Torre – Via V. Veneto,1

4 – 5 – 6 – 7  Luglio

ore 21.00

I biglietti si acquistano presso la Bastia del Castello di Torre dalle ore 19.30

In caso di maltempo lo spettacolo verrà annullato

 

Causa Piano Sicurezza Covid-19 i biglietti si potranno acquistare SOLO la stessa sera dello spettacolo.

Si possono prenotare i posti?   SI
1. Online cliccando il pulsante qui sotto.
2. Dal 29 Giugno, recandosi alla Bastia del Castello di Torre (Via V. Veneto, 29) dalle 15.30 alle 18.30

Quando si ritirano i biglietti?
1. Il biglietto si ritira la sera stessa dello spettacolo dalle 19.30 alle 20.45 .
2. Dopo questo orario si perde tale diritto.

L’ingresso dovrà avvenire secondo le disposizioni di legge: con temperatura corporea non superiore ai 37,5°; con l’uso delle protezioni delle vie respiratorie (non sono soggetti a questo obbligo i bambini al di sotto dei sei anni nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo delle protezioni). I componenti dei nuclei familiari potranno sedersi vicini. Si raccomanda l’accesso in modo ordinato e di mantenere la distanza di almeno 1 metro dagli altri utenti.

Informazioni:
371.3645055  (dal 29 Giugno dalle 15.30)  –  iduepapu@ipapu.it

di e con    Andrea Appi e Ramiro Besa

Suoni e luci  Alberto Biasutti

Nessun reperto antropologico è stato tanto studiato né ha avuto la stessa quantità di notizie di contorno quanto Öetzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio. Su di lui si è scritto molto, forse troppo, e si sono prodotti un’infinità di eventi e di gadget, tanto che più d’uno l’ha definito una vera e propria miniera d’oro. La macchina del marketing, una volta tanto, non deve però ingannare. Il reperto rimane assolutamente unico nel suo genere: un uomo che si è conservato, grazie ad una serie di incredibili coincidenze, esattamente nel punto e nelle condizioni in cui è deceduto, lasciandoci aperta una finestra nelle Alpi Venoste di più di 5000 anni fa. La nostra narrazione non si limita però alla descrizione della mummia ma, partendo dal giorno della sua scoperta, il 19 settembre 1991, si sofferma sull’incredibile sequenza di fatti che lo hanno preceduto e lo hanno seguito, divenendo paradigmatici della corretta gestione di un ritrovamento archeologico. Una vicenda raccontata attraverso la voce della coppia di turisti che ha scoperto la mummia, dei due gestori del rifugio da cui si sono coordinate le operazioni di recupero e infine quella dei due professori che per primi l’hanno studiata. Uno spettacolo in cui si passa dalle beghe coniugali alle ipotesi sulla datazione, dalle difficoltà atmosferiche alla gestione della macchina comunicativa  fino alla messa a punto di un sistema scientificamente affidabile per conservare e studiare correttamente il reperto. Un viaggio affascinante nell’Archeologia, nel Tempo, nella Storia ma soprattutto un viaggio nelle straordinarie potenzialità e nelle piccole miserie dell’Uomo, sia che esso sia vissuto 5000 anni fa o che sia un nostro contemporaneo.

 

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