I PAPU in “I Penultimi”
Storie di minatori per non dimenticare
PORDENONE
Parco Museo Archeologico – Castello di Torre – Via Vittorio Veneto, 1
20 – 21 – 22 – 23 Luglio
ore 21.00
I biglietti si acquistano presso la Bastia del Castello di Torre dalle ore 19.30
In caso di maltempo lo spettacolo verrà annullato
Causa Piano Sicurezza Covid-19 i biglietti si potranno acquistare SOLO la stessa sera dello spettacolo.
Si possono prenotare i posti? SI
1. Online cliccando il pulsante qui sotto.
2. Dal 29 Giugno, recandosi alla Bastia del Castello di Torre (Via V. Veneto, 29) dalle 15.30 alle 18.30
Quando si ritirano i biglietti?
1. Il biglietto si ritira la sera stessa dello spettacolo dalle 19.30 alle 20.45 .
2. Dopo questo orario si perde tale diritto.
L’ingresso dovrà avvenire secondo le disposizioni di legge: con temperatura corporea non superiore ai 37,5°; con l’uso delle protezioni delle vie respiratorie (non sono soggetti a questo obbligo i bambini al di sotto dei sei anni nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo delle protezioni). I componenti dei nuclei familiari potranno sedersi vicini. Si raccomanda l’accesso in modo ordinato e di mantenere la distanza di almeno 1 metro dagli altri utenti.
Informazioni:
371.3645055 (dal 29 Giugno dalle 15.30) – iduepapu@ipapu.it
di e con Andrea Appi e Ramiro Besa
Suoni e luci Alberto Biasutti
L’epopea dei minatori italiani in Belgio
Subito dopo la seconda guerra mondiale sono partiti in molti, da Prata, per andare a lavorare nelle miniere del Belgio, alla ricerca di un futuro migliore.
O più semplicemente alla ricerca di un futuro, visto che qui, un futuro, non sembrava neanche possibile.
Non è stata una libera scelta; la neonata Repubblica stava cominciando già allora a dar prova di inaffidabilità, visto che da subito si era dimostrata incapace di garantire ai suoi cittadini il diritto al lavoro.
Si può essere costretti a rischiare la vita per lavorare?
Perché fare un lavoro insicuro, malsano e massacrante come quello del minatore, all’epoca significava anche rischiare la vita.
Conoscere la vicenda delle miniere belghe serve ancora oggi per riflettere su una domanda di drammatica attualità: possiamo chiamare Patria una terra da cui si è costretti a fuggire per andare a rischiare la vita… per vivere?
COME RAGGIUNGERCI